Costituisce comportamento deontologicamente rilevante l’inadempimento nel pagamento del canone di locazione di una stanza destinata ad uso professionale e ricevuta a tale titolo da parte di un collega.Anche nel procedimento disciplinare, similmente a quello civile, a fronte della dichiarazione positiva di esistenza dell’inadempimento e della morosità, incombe in capo all’incolpato l’onere di fornire la prova dell’adempimento, non potendo essere tenuto il locatore a fornire la prova (negativa) dell’omesso pagamento.Ai fini dell’accertamento dei fatti, costituisce prova anche la sola dichiarazione resa dell’esponente avanti il Consiglio dell’Ordine a conferma dell’esposto, qualora non presenti contraddizioni o vizi tali da farla ritenere inattendibile.(In considerazione dell’incensuratezza dell’incolpato, dell’assenza di riflesso al di fuori egli iscritti direttamente interessati, e per le particolari modalità con le quali il rapporto sorse, si svolse e terminò, è stata ritenuta adeguata la sanzione dell’avvertimento).
(Verona, 11 novembre 2010 presidente Piazzola, relatore Regis)