
Pone in essere comportamento deontologicamente lecito l’avvocato che critichi, anche con reiterata fermezza, l’inerzia di un COA nell’espletamento di doveri d’ufficio. (Nella specie è stato assolto l’avvocato che aveva richiesto l’intervento del COA del proprio domiciliatario inadempiente, perchè sollecitasse l’iscritto a fornirgli notizie sulla pratica affidata, e ne aveva quindi vivamente censurato l’inerzia)
21 marzo 2005 – Pres. Bulgarelli – Rel. Vianini