Segnalazioni di illecito – Whistleblowing

Le novità introdotte dal D.lgs. n. 24/2023 attuativo della Direttiva Europea n. 1937/2019 

 

DECRETO LEGISLATIVO 10 marzo 2023, n. 24

Direttiva (UE) 2019/1937

Informativa Whistleblowing

 

Modalità di invio segnalazioni:

 

 


La disciplina in vigore fino al 14 luglio 2023

Segnalazioni e comunicazioni di comportamenti relativi a potenziali o reali fenomeni corruttivi, da parte dei consiglieri dell’Ordine o dei suoi dipendenti possono essere fatte pervenire direttamente in qualsiasi forma al responsabile anti corruzione che ne assicura la conservazione delle segnalazioni raccolte, garantendo l’anonimato dei segnalanti.

 

Nel caso in cui gli illeciti o le irregolarità siano imputabili a comportamenti ovvero a decisioni assunti dallo stesso RCPT, considerata la coincidenza, le comunicazioni dovranno essere indirizzate al Presidente del Consiglio dell’Ordine, che ne darà informazione agli altri componenti del Consiglio. Come previsto dall’art. 1, comma 51, della L. n. 190/2012,

 

Il RPCT si impegna ad adottare, sia nel caso in cui vi siano episodi di corruzione sia in mancanza degli stessi, tutti i provvedimenti affinché l’identità del segnalante non sia rivelata. L’identità del segnalante è protetta in ogni contesto successivo alla segnalazione e non può essere rivelata salvo i casi espressamente previsti dalle norme di legge.

 

Sarà compito poi del Responsabile Anticorruzione, una volta pervenuta la segnalazione, acquisire ulteriori informazioni, utili a circostanziare la denuncia, presso gli uffici interessati. Una volta accertata la presenza di tutti gli elementi utili ad acclarare i fatti, la segnalazione viene trasmessa alla Commissione di disciplina che procederà all’ istruttoria e, se del caso, allo svolgimento del procedimento disciplinare e/o all’Autorità Giudiziaria, in presenza di fatto che costituisca reato. Sono ammesse segnalazioni aperte (identità palese) e segnalazioni riservate (identità conosciuta esclusivamente da chi riceve la segnalazione). Sono entrambe preferibili alle segnalazioni anonime, in quanto – se incomplete e poco dettagliate – consentono comunque un approfondimento. Infine, considerata la possibilità di dialogo attraverso strumenti informatici o cartacei che non impongono la conoscenza dell’identità del segnalante, e ammesso altresì l’anonimato.

 

Le segnalazioni possono essere inviate debitamente compilate al responsabile della prevenzione della corruzione dell’Ordine degli Avvocati all’indirizzo della sede (Via Teatro Ristori, 1 – 37122 Verona) oppure tramite e-mail al seguente indirizzo: anticorruzione@ordineavvocati.vr.it

Cerca articoli sul sito